Il termine qualità
accostato al concetto di educazione, risulta ancora oggi per molte
persone come un binomio incomprensibile; difatti la qualità,
solitamente, si rifà ad un prodotto aziendale e non ad un contesto
educativo.
La verifica della
qualità, avviata a livello aziendale, si è dimostrata una strategia
efficace per ottenere miglioramenti nella produttività, nella
competitività e nella qualità della vita. Queste caratteristiche ne
fanno un modello interessante non solo per le aziende, ma per
qualsiasi tipo di struttura, quindi anche per il nido.
Controllare la
qualità al nido significa spostare l'attenzione dalla semplice
verifica del servizio erogato per concentrarla sull'organizzazione e
sui processi che stanno a monte del servizio stesso, riducendo al
minimo i difetti e i disservizi e assicurando la piena soddisfazione
degli utenti.
“ […]
Lavorare per una scuola inclusiva, in grado di
integrare le differenze, significa operare per migliorare la
struttura educativa nel suo complesso.”1
Una scuola attenta
alle esigenze di chi manifesta delle diversità, risulta una scuola
sicuramente attrezzata, sia in ambito pedagogico che didattico, per
rispondere alle richieste di intervento personalizzato ed inclusivo;
tali capacità si rivelano come un fattore di forte miglioramento del
servizio scolastico non solo per i bambini in difficoltà ma per
tutti; per questo motivo tali strutture vengono riconosciute di
qualità.
Ma come si effettua
il controllo della qualità dell'integrazione?
Ci si avvale di
indicatori specifici, che servono a monitorare i campi d'azione attui
a favorire l'integrazione, per poter individuare e modificare, se
necessario, eventuali errori o lacune.
Tali indicatori
sono:
- istituzionali e strutturali (risorse umane, strutture, attrezzature e sussidi)
- organizzativi e procedurali (flessibilità organizzativa, procedure perl'integrazione, coordinamento scuola-famiglia/scuola-enti territoriali)
- di costo (fondi e spese per l'integrazione)
- di soddisfazione (qualità percepita)
Di estrema
importanza al nido è la qualità percepita, che rappresenta il grado
di soddisfazione manifestato dai genitori e familiari dei bambini che
usufruiscono del servizio; è un indicatore di grande rilevanza per
la determinazione del livello di qualità totale del nido.
In concreto si
tratta di sollecitare la libera espressione di giudizi qualitativi
(attraverso questionari e scale di valutazione), i quali poi devono
essere presi in esame dagli educatori riflettendo sugli aspetti
positivi e sulle aree di criticità; tutto ciò stimola a fornire da
parte del nido maggiori prestazioni, al fine di migliorare
qualitativamente il servizio svolto.
La qualità
dell'integrazione scolastica mira al miglioramento delle competenze
metodologiche degli educatori e alla pianificazione di progetti di
alta qualità finalizzati all'integrazione di bambini con
diversabilità.
Fra la qualità dei
processi di integrazione e la qualità totale del nido esiste quindi
un rapporto di mutua influenza: solo una struttura di alto livello,
infatti, può favorire esperienze realmente inclusive per bambini con
bisogni educativi speciali.
1Cottini
Lucio, Didattica speciale e integrazione scolastica,
Roma, Carocci editore, 2005, p.271
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